mercoledì 6 gennaio 2010

Ciloom

Può succedere che a causa della pioggia le cartine di riserva, quelle messe in un cantone sicuro, si bagnino.

Può succedere che le cartine sparse per casa, a causa dell'umidità, si ritrovino inutilizzabili.

Può succedere, quindi, di ritrovarsi senza cartine, presi dallo sconforto di non potersi fumare tranquillamente una sigaretta.

Che fare? Come poter affrontare una simile calamità? Si sarà obbligati ad uscire nel gelido freddo invernale per andare in tabacchino ad acquistarne?

No, fortunatamente no, infatti in un angolino oscuro e pieno di polvere, ecco apparire la salvezza: un ciloom. Era da parecchio tempo che non lo usavo e nonostante l'abbia ignorato, lui arriva nel momento del bisogno.

Così, fumando, mi appresto a leggere un brano dello scribacchino chirghiso, dell'intramontabile poeta del nulla, del nomade delle lettere: Aligolok Barganov.

Questo brano si ritrova collocato nell'ultimissimo periodo, quello nel quale l'oramai novantenne pennaiolo non riusciva quasi più ad articolare verbo, ovvero quello detto “ ermetico”.

Dettami dotti datteri duttili


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