mercoledì 23 settembre 2009

La Tv E' Sempre Un Passo Avanti

Anche questo è stato postato su Diritto alla rete.

La Valle d'Aosta è la prima regione d'Italia ad aver spento il segnale televisivo analogico, grandissimo risultato dal punto di vista tecnologico, ne andiamo veramente tutti fieri, non fosse che il 30% della popolazione non ha accesso all'adsl, il restante 70% arriva al massimo ad una connessione a 7 mega alla centrale telefonica, quindi se a casa ti arriva a 4 mega sei veramente fortunato.

I ¾ della popolazione il WI-FI non sa neanche cos'è, io rientro negli ignoranti. Mi stupisco persino quando sull'A1 in Lombardia vedo un autogrill con la connessione oppure vedo un ristorante a Perugia che la fa utilizzare ai clienti.

Nonostante tutto da oggi potrò guardarmi Amici e chissà quale altra cagata in digitale. Grazie, veramente grazie per questa avanguardia tecnologica.

Arius

http://www.regione.vda.it/innovazione/blarga/connettivita_i.asp

http://www.regione.vda.it/tvdigitale/comunicatidt/calendario_i.asp


venerdì 18 settembre 2009

Diritti Di Base

Questo l'ho postato sul blog di Diritto alla rete, ma non so ancora se ho ottenuto riscontri:

Butto li un idea per fare qualcosa di concreto contro la proposta di legge di Pecorella e Costa, ovvero farne una noi.

Nella costituzione italiana l'articolo 71 cita:

L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.

Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli”.

Potrebbe, quindi, essere una buona soluzione scrivere una contro proposta che regoli in modo più umano e più accessibile isiti internet aventi natura editoriale”.

Sinceramente, dall'alto della mia terza media, non sono sicuro che possa funzionare ne che sia fattibile, non ho neanche la minima idea di come metterla in pratica. Mi pare, però, una cosa innovativa e che potrebbe anche avere un forte impatto mediatico, visto che nessuno ha mai applicato questo potere del popolo, ma date le mie scarse conoscenze queste affermazioni potrebbero anche rivelarsi false.

Invito chiunque abbia idee e conoscenze in materia a proporle per redarre questo progetto.

Nell'eventualità che abbia scritto delle cose inesatte e non sensate mi scuso anticipatamente.

Arius




mercoledì 16 settembre 2009

Web Radio

La mia vena imprenditoriale ritorna a proporre nuove soluzioni per succhiare via il mio tempo libero e per distrarmi dalle occupazioni giornaliere. La brillante idea odierna era quella di creare una web radio, ebbene si, una radio, è da un mucchio di anni che vorrei crearne una, a chi non piacerebbe?

Il bisogno di una nuova emittente è nato quando la mia passione per la musica mi ha portato ad evitare tutto ciò che era commerciale, avevo sedici anni e tutto quello che l'etere proponeva, e continua a proporre, in questa valle di lacrime, lo consideravo, e lo considero, spazzatura. Incredibili difficoltà vengono poste dalle leggi, diritti d'autore, concessioni di frequenze e quant'altro, le radio libere sono morte, quindi vista l'epoca e, diciamolo pure, una mancanza di sbattimento, tuttora, il mio ambizioso progetto continua a restare solo un idea. Rimane, comunque, in ottima compagnia, precedendo il caffè “d'antan”, il chioschetto e la saletta boulder, altre ottime iniziative imprenditoriali non andate in porto, soprattutto, per la mancanza di capitali iniziali.

Oggi una semplice intuizione è venuta a galla mentre ascoltavo una web radio: perché non crearne una? Dopo un'approfondita ricerca è sorto il solito problema, ovvero, quello dei diritti d'autore, quindi di conseguenza il metodo di pagamento, credo non accettino in natura. Dato che suddetta iniziativa non sarebbe concepita a fini di lucro, ma solo come passatempo ed evangelizzazione delle masse che vorrebbero evitare Mtv (proprio un'altissima vocazione), ci mancherebbe che debba spenderci soldi dietro. Così la ricerca si è spostata sul come fare a fottere il sistema, ma, il tutto, si è risolto con un buco nell'acqua.

Il risultato ottenuto questo pomeriggio è stato uno spreco di tempo visto che dopo quattro ore di ricerche varie su internet, mi sono accorto che, effettivamente, non ho più la minima intenzione di fare radio. I tempi sono cambiati e la rete offre già tutto quello di cui uno necessita, anche pazzi che tengono blog su argomenti a caso, ma questo non frena la mia vena creativa, quindi il qui presente sociopatico continuerà a scrivere post a muzzo.


lunedì 14 settembre 2009

Spleen

L'inutilità della propria esistenza che si ripercuote sull'ordinaria quotidianità, per distruggerne i sensibili equilibri, si proclama vincitrice sulla vita e come il maglio di un fabbro si abbatte sul ferro incandescente sprizzando migliaia di scintille, cosi una perpetua e duratura angoscia colpisce la voglia di vivere spandendola in centinaia di pezzi.

Se la vita ti sorride sputale in faccia, perché sicuramente ti sta prendendo per il culo.

Sta arrivando l'Inverno...


mercoledì 9 settembre 2009

Dubbi Informativi

Oggi mi sto ponendo una domanda, forse superflua per qualcuno: ma abbiamo perduto il quarto potere per strada, essere che oltretutto fomenta voci a caso, oppure i miei amici non capiscono veramente nulla?

Non posso trovare risposta al quesito visto che non utilizzo da anni i classici metodi di informazione.

“E fra promesse e aperitivi la questione è sempre aperta se vivere da vivi o farsi schiavi con la scheda” Avatara docet.


martedì 8 settembre 2009

Presenze

Sono svegliato dal torpore del mio sonno da un brivido gelato che mi corre lungo la schiena, eppure il caldo stagionale, nonostante stia scemando, è ancora presente e la coperta, seppur leggera, avvolge il mio corpo. Mi rigiro pigramente nel letto per sistemarmi, manca ancora qualche ora all'alba, ma qualcosa attrae la mia attenzione, un rumore nel buio, un suono quasi impercettibile.

Inizio ad osservare la stanza e ad essere inquieto, sembra che attorno a me non ci sia nulla, ma ho la sensazione opprimente di non essere solo, come se qualcuno mi fosse accanto e mi stesse osservando. Non più tanto tranquillo, mi alzo dal letto e comincio ad osservarmi attentamente intorno e all'improvviso con la coda dell'occhio vedo un'ombra spostarsi e oltrepassare la porta aperta della camera.

Accendo la luce e mi accorgo di essere solo, sicuramente sarà stato un abbaglio dovuto al sonno, così decido di sdraiarmi nel letto, ma appena spenta nuovamente l'abat-jour un gelido soffio si posa sul mio viso. Terrorizzato mi precipito ad accendere qualsiasi lampada che c'è in casa.

Ora mi sento più tranquillo, sarà stato uno scherzo della luce che filtra dalla finestra del bagno, un innocuo gioco di ombre, si non può essere altro. Per calmare i nervi tesi e far ritornare il sonno vado in cucina per prepararmi una tisana.

Mentre bevo la calda bevanda, la lampadina della camera si brucia e intravedo qualcosa. Possibile che ci sia qualcuno nascosto nell'ombra? Anche la luce del bagno e quella dello studio si spengono. Cosa sta succedendo, chi c'è oltre la cortina di luce?

Soltanto il lampadario della cucina è ancora acceso e non so quanto durerà, l'alba è ancora lontana. Lascio questo resoconto perché si sappia cosa è successo, la lampadina ha sbalzi di tensione e c'è una presenza nel buio.


lunedì 7 settembre 2009

Distinti Episodi Di Quotidiano Imbarazzo

Vacui inconsistenti pensieri si formano, muoiono con la fulminea rapidità con cui sono nati, inconcludenti e amorfi vivono la loro breve esistenza fuori dal contesto da cui sono stati generati, non ne intuisco minimamente il significato. Passo l'intera giornata con flash che intrippano la reale consequenzialità dell'azione, non avviene reazione, tutto è avvolto da fosche ombre di possibili obbiettivi da raggiungere senza che nessuno venga messo a fuoco e puntato. Risultato, astratto e impalpabile, è un apatia incontrollata di un cazzeggio estremo, dove ogni tentativo volto verso un utile tangibile sembra essere nullo.

La mattina mi alzo e canto. Mille domande si aprono su questa consuetudine e la più quotata è: “ ma che cazzo ci avrà da cantà?”. Io stesso mi pongo il quesito e io stesso non so darmi una risposta. Anche Orwell faceva porre il dubbio, in 1984, a Winston Smith, protagonista del libro, mentre osserva la prolet che stendeva i panni: che la vecchia fosse felice nella sua situazione di povertà e ignoranza, oppure la canzone era semplice sollievo per la sua vita di stenti, o la vera libertà non sta nelle azioni che compiamo, ma nella maniera in cui le facciamo? A me non è dato saperlo, eppure ognuno può trarne il significato voluto.

Resta, comunque, il fatto che il mio inglese sia migliorato e che il titolo del post sia, alquanto, casuale.