lunedì 24 agosto 2009

Apoteosi

Mi hai regalato un sogno, ma era solo una pura e mera illusione, quando mi sono svegliato tutto è svanito e sono bruscamente ritornato alla realtà. Nulla è rimasto, nessun ricordo durerà nel tempo, nessuna frase e nessuna parola riecheggeranno nella memoria, resterà soltanto un vago, splendido sogno testimone di un passato ormai lontano.

Concatenate cause di un deliro umano, agli occhi disprezzanti degli spettatori critici, lasciano, ora, spazio a inutili risvolti di finzione mediatica, a una quotidiana maschera rappresentante drammi e commedie per il pubblico pagante. Pochi euro e lo spettacolo va avanti, pochi attimi e tutti potranno godere dell'opera che si chiama vita, signori non accalcatevi, c'è posto per tutti, presto gli attori entreranno in scena.

Mi ritrovo nel turbinio distruttivo di sofferenze agghiaccianti provocate da un carnefice che, con mano salda e forte, stringe la mia psiche, devastandola con rabbia e gioia. Teatralità, spinta verso il surreale, viene portata in scena per il piacere degli spettatori, recita, oltremodo esagerata, per farli gustare uno spettacolo ordinario, tutto in ballo, niente si omette, affinché nessuno voglia indietro il prezzo del biglietto.

Eri una chimera e io ero Bellerofonte, così, alla fine, ti ho uccisa.


1 commento:

  1. Fantastico, veramente un post stupendo.
    Non capisco, però, che cosa volesse dire l'autore, qualcuno l'ha capito?

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