venerdì 6 novembre 2009

Test II "Bellezza"

Presi in mano una pietra, era perfetta nella sua rotondità, liscia al tatto e lucida alla vista. Me la rigirai tra le mani, era compatta e leggera allo stesso tempo. La rimirai tra le dita e controluce, non ne trovavo imperfezioni. Non avevo mai visto una pietra così bella, cercai di ricordare le altre che avessi trovato, se fossero state come quella, se avessero potuto minimamente essere paragonabili con lei, ma niente, nonostante mi spingessi con la memoria fino alla mia infanzia, niente, nessuna poteva essere minimamente avvicinata da quelle magnifiche fattezze.

Strinsi le nocche intorno a quel piccolo tesoro finché non sbiancarono. Cosa ne avrei potuto fare, non si poteva sprecare tanta bellezza, ora, non avrebbe potuto ritornare nel mucchio insieme alle altre, nell'anonimato della riva, dove, forse, nessun altro l'avrebbe più notata e lodata, come avrebbe meritato di essere.

La guardavo, l'accarezzavo, la rigiravo e ne saggiavo la fragranza, quell'odore di umido e salmastre che aleggia vicino all'acqua. Continuavo a domandarmi dove avrei potuto metterla per far si che il mondo l'ammirasse, come avrei potuto darle la scena che avrebbe meritato, come avrei potuto darle l'ammirazione che meritava.

Guardai il fiume e mi misi in posizione, con un rapido movimento del braccio la lanciai. Otto salti fece sulla superficie dall'acqua, non male, proprio una bella pietra.


1 commento:

  1. Io mi sono sganasciato dal ridere nel scriverlo, che nessun appasionato di minerali si offenda...

    RispondiElimina