giovedì 30 luglio 2009

Attivazioni Pineali

Vaghi presentimenti, sensazioni astratte, intuizioni irreali vengono a galla nei miei pensieri più profondi, domande senza risposta, quesiti irrisolti, dilemmi quasi esistenziali ispirano dubbi nella mia ottenebrata mente. Nebbia indisolvibile crea zone oscure nella mia vita, come spazi bui dove non ci si può rifugiarsi, come realtà parallele che racchiudono orrori indicibili e esseri assetati di sangue. Incomprensioni e smarrimenti dialettici ampliano le distanze, create da vuoti discorsi, tra razionalità dissacrante e fantasie frustrate, il tutto, iniziato in un turbinio di debolezze e turpiloqui senza senso.

Un'accozzaglia di idee, come conseguenza inutile di una disorganizzazione mentale, minano un elementare accondiscendenza verso un esistenza tranquilla, forse aiutata da un eterogenea dissimulazione di perdizione. Nell'unica soluzione possibile, a tali atroci menzioni, viene utilizzata, quasi come un effetto placebo, un estenuante e massacrante, oserei quasi dire distruttiva, attesa senza alcuna aspettativa.

Se dieci persone ti dicono che sei un coglione, forse lo sei.

martedì 28 luglio 2009

Allucinogeni?

Il periodo “post traumatico” dell'eccelso scribacchino, nonché indiscutibile autore, è, forse, analizzando analiticamente e analogamente gli altri travagliati periodi, quello più oscuro e tetro, quello che sfugge alla comprensione più approfondita, quello più adirato e iroso. Manca la biografia di questo momento, Aligolok Barganov non lasciò appunti sulla sua vita precedente il viaggio in Francia, così si possono solo fare supposizioni sulle sofferenze patite in patria, si romanza e si fantastica di un'esistenza votata all'eccesso e al decesso, all'odio e al rammarico, fors'anche dedicata all'amore e al piacere.

Soltanto le sue parole enigmatiche, sibilline, cassandriche restano del suo pensiero, mirabolanti accese figure descrivono l'operato del fachiro della penna, ostiche rime petrose e dolci suoni onomatopeici colgono l'animo del procrastinato poeta. Soltanto ascoltando questi lasciti possiamo comprendere appieno ciò che quest'otre di accortezza avrebbe potuto dire, se solo avesse voluto.

Lo scritto proposto trasuda tutta la sofferenza, l'angoscia e il dolore che il chirghiso prova in seguito a chissà quale evento: Visione

ti ho visto nella solitudine

splendida immagine d'irrealismo

ti ho visto nell'inquietudine

bellezza piena di magnetismo

ti ho visto nella consuetudine

meravigliosa visione d'empirismo

ho sbattuto le palpebre

non c'eri più.


lunedì 27 luglio 2009

Cima Longhède e Becca d'Aver

Quale immane obbrobrio si riesce a trovare nei luoghi più impensabili, dove mai avresti pensato che qualcuno avesse il coraggio di deturpare il paesaggio, perché costruire una qualsiasi opera, in questo caso quasi sempre religiosa, su una cima di una montagna equivale a sfregiarla.

L'unico inconveniente è che nessuno reputa tale gesto come un delitto, sembra che sia giustificata da chissà quale motivo, anzi sembra quasi doveroso che ci sia una madonna, una croce o un cristo, di altezza non inferiore ai tre metri, su qualsiasi punta.

Le persone che arrivano sulla sommità, dopo una bella scarpinata, immortalano i loro visi davanti a queste turpi opere, come se il panorama che si gode non sia uno sfondo sufficientemente adeguato. Anche la mente, che definirei malata, si gloria del suo operato lasciando una targhetta commemorativa, forse per ricordarsi di quale cagata abbia creato.

Sabato sulla Cima Longhède, vicino alla Becca d'Aver, ho trovato una croce alta una decina di metri, forse qualcuno ha deciso di riutilizzare un traliccio dell'Enel, visto che sicuramente la sua posizione precedente non era abbastanza impattante. Questa superba costruzione ci è stata donata dagli alpini di Verrayes, sembra anche con parecchio orgoglio.

Nessuno si indigna, nessuno si offende, ma, soprattutto, nessuno dice nulla. Forse, una soluzione per sanare i problemi di abusi edilizi in Italia, sia quello di mettere una bella croce o una madonna su una qualsiasi costruzione per farla approvare dalla chiesa cattolica, quindi dallo stato e in seguito dalla popolazione? No perché questa è l'idea che mi sono fatto.


venerdì 24 luglio 2009

Alla Fine

Considerando, infine, pragmaticamente e analiticamente, senza guardare la gestione ultima e finale, l'utilizzo che uno fa della sua vita, come si può riuscire a sopportare ritmi, altamente pianificati ad un regime irregolare, che risultano portare ad una, forse, completata distruzione fisica e mentale?

Succede che seduto sulla panchina dell'oramai mummificato e disidratato vicino, mentre mi concedo l'unica pausa di dieci minuti in cui mi fumo una sigaretta, provato da una vita estenuante, mi addormenti. Al che potrebbe infine scattare una gara, con il vegliardo, a chi possa richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine per disturbo della quiete pubblica, per il superamento della soglia di 90 Db da parte del sonoro russare.

Ahimè, però, ora è doveroso andare a fare una vasca ad AO, poi ad arrampicare, a mangiare una pizza con gli amici e alle tre dovrei riuscire ad andare a dormire, domani ci si sveglia alle sette per andare a fare mille metri di dislivello per raggiungere la becca d'Aver, ovviamente poi si esce e si torna tardi.

Se riuscirò a sopravvivere e ad arrivare a lunedì, potrei, anche, considerarmi soddisfatto e magari non fare nulla, nel rigoroso cazzeggio più completo.

She don't lie, she don't lie, she don't lie, cocaine...


mercoledì 22 luglio 2009

Dedicato A Te

Se il fondo della tua anima, potesse essere rappresentato, oppure visto, sarebbe oscuro, orribile e marcio come le profondità più nascoste di una fogna a cielo aperto. Se il tuo volto mostrasse ciò che realmente sei, non sarebbe innocente con un sorriso stupendo, ma, bensì, sfigurato, pestilenziale e putrescente come quello del peggiore dei succubi di un incubo infernale. Se riuscissi a vederli, inizieresti a provare ribrezzo e vergogna per la persona che sei. Come riesci a comportarti così, come riesci a guardarti nello specchio, come riesci a continuare a vivere?

Sarà perché ti uniformi a questa società, ti integri, perfettamente, perché essa ti rappresenta con la sua superficialità e la sua apparenza, con il suo marciume e la sua corruzione. Tutto in te si rispecchia nella più abietta figura che possa essere immaginata, tutto in te si figura nel più orrendo modo di essere, tutto appare in te come una grottesca imitazione di una piccola maligna borghesia.

Non è colpa tua, l'errore è stato mio,pensavo fossi una persona diversa.


martedì 21 luglio 2009

Sto Alla Grande

Mi guardo attorno, osservo silenzioso il mutare della giornata, il sole mi scalda il corpo e l'anima.

Il cielo è terso e azzurro, la sua immobilità rilascia una sensazione di pace e tranquillità.

Una lieve brezza muove leggermente le fronde degli alberi, suonando una melodia soave, attenuando i rumori della civiltà rendendoli piacevoli.

Un falchetto volteggia libero nell'aria, gioca con le correnti in un elegante danza, si alza e poi scende in picchiata.

Il mio spirito abbandona gli affanni quotidiani per seguire la libertà che questa giornata porta con sé.

Oggi sono proprio felice.

lunedì 20 luglio 2009

Mont Tantané

C'è una domanda che assilla la tua mente, mentre stai camminando, un dilemma che martella insistentemente il tuo Io, forse questa questione è dettata dalle condizioni atmosferiche, forse dal vento che continua a sferzarti la faccia, forse dal nevischio, misto a grandine, che ti colpisce il viso. Anche le mani che congelano e i muscoli delle gambe che bruciano lanciano segnali disperati aumentando i dubbi che minano la tua sicurezza, allora continui a domandarti chi te lo faccia fare, perché non torni semplicemente indietro, perché non ti accontenti.

Quando, però, arrivi in cima, sulla sommità di quella montagna, capisci perché non ti sei fermato, finalmente non hai più nessun tentennamento e ai tuoi piedi si apre tutta la vallata.

Lo spettacolo che si mostra appaga completamente il tuo spirito, mai avresti pensato che la fatica sparisse e la temperatura cessasse di infierire sul corpo, tutta la tua attenzione si focalizza su ciò che ti circonda. Un senso di pace e tranquillità pervade il mondo, percepisci la forza e la potenza della natura e diventi un tutt'uno con essa. In questi istanti realizzi la bellezza del luogo dove vivi, ma, finita la discesa, ritorni alla realtà e tutto svanisce come un sogno.


venerdì 17 luglio 2009

Vuoti Da Riempire

Nei momenti di solitudine, di angoscia, di tristezza, quando vieni colto da malesseri psicologici e fisici, ogni volta che il mondo non ti sorride e, anzi, ti sputa anche addosso, forse una lettura può aiutare.

Si riprende in mano il libello, ormai consunto e con le pagine ingiallite, di Aligolok Barganov, l'eterno sofferente, il rubicondo paroliere, il malsano poeta, l'animoso otre, lo speleologo dell'anima.

La lettura di si fatto artista allevia ogni male, ma l'immedesimazione, dovuta alla sensibilità estrema e alla continua attualità dei temi trattati, porta alla realtà i problemi dell'autore, quest'empatia secolare riempie i vuoti cognitivi e, alla fine, ti rendi davvero conto di quali siano le tue reali preoccupazioni.

Ah, quale scrittore fu più lungimirante del chirghiso volante? I versi proposti sono tratti dal suo periodo “tendenzialmente fisico”.

vacui sentimenti

di profonde cavità

con rumori echeggianti

dolori addominali

d'infinito oblio

con sorde risonanze

ma che angoscia

il vuoto del frigo

ho fame!


giovedì 16 luglio 2009

Oblio

E arriva un certo momento in cui qualcosa accade, un imprevisto, un'anomalia. Succede all'improvviso, senza preavvisi o segnali di sorta, così dal nulla, forse qualche avvisaglia appare, qualcosa tira fuori una timida voce, ma, sicuramente, viene trascurata o tralasciata. Così il danno è fatto.

La tua vespa può decidere di fermarsi in curva in salita, perché decide che è il momento di farlo, perché no, può starci, ma tu con tutta la calma di questo mondo, chiami a casa dicendo che non arriverai prima di due o tre ore e ti incammini verso il benzinaio più vicino per comprare una candela nuova, visto che la vecchia è stata prodotta nel '75 e, tutto sommato, forse era ora di cambiarla. Ti comporti come se fosse naturale, come se capitasse tutti i giorni, effettivamente succede almeno un paio di volte a stagione, alle volte anche di più.

Il giorno in cui, però, torni a casa, accendi il computer e lui inizia prima a bloccarsi, poi a mostrarti schermate sempre più anomale e malsane, cosa fai? Il terrore di un virus inizia a insinuarsi nella tua mente, il panico da formattazione ti fa tremare le mani, la paura di perdere tutto il materiale raccolto aumenta, ma perché non ho continuato ad aggiornare l'anti virus, perché ho disabilitato il firewall, ma perché sono così coglione?

Piano, piano, si riacquista lucidità e serenità e con l'aiuto di un amico (grazie Fab, ero sull'orlo del suicidio N.d.r.), si arriva alla conclusione che la scheda video si è bruciata.

I problemi veri, però, arrivano il giorno seguente, come una crisi d'astinenza, il posto occupato precedentemente dal P.C. ora è vuoto, il pomeriggio si prospetta come un interminabile attesa della scheda nuova, da passare a fissare il muro. Lunghe riflessione hanno avuto adito: ma come ho fatto a vivere quattro anni senza un computer?

Per fortuna, alla fine, sembra si sia risolto tutto, per il momento.


martedì 14 luglio 2009

Oggi Sciopero!!!





























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lunedì 13 luglio 2009

Ricerca

Era un angolo vuoto, era un angolo oscuro, era un angolo triste e spento. Entrando in casa, subito, si notava un'assenza, qualcosa mancava, forse qualcosa avrebbe riempito perfettamente quell'angolo, forse la sua presenza avrebbe portato allegria e colore.

Cosa avrebbe potuto portare a compimento questa ardua missione, cosa ci sarebbe mai riuscito, forse una fotografia, forse un pappagallo o magari una maschera funebre azteca? Sicuramente la maschera avrebbe fatto la sua figura, ma non era ciò che agognavo.

L'illuminazione, l'epifania, la rivelazione tardava ad arrivare, numerosi tentativi, tutti miseramente falliti, accrescevano la frustrazione rendendo l'angolo sempre più tetro, quasi come un'oscura presenza che pesava lugubremente su chiunque incrociasse lo sguardo con lei.

Durante le mie continue peregrinazioni alla ricerca di cibo ( sono andato a fare la spesa, ma detto così sarebbe suonato poco epico. N.d.r.), infine mi sono imbattuto nel magico oggetto, in un vero tesoro, nel santo graal, finalmente ho trovato ciò che a lungo andavo cercando, ciò che avrebbe donato nuovo lustro ad un angolo bistrattato, ciò che avrebbe ridato luce alle tenebre.

Oggi ho comprato uno spathiphyllum e dà proprio un tono all'ambiente.

venerdì 10 luglio 2009

Nucleare

In questi giorni si parla di G8, l'attenzione è totalmente focalizzata su questo evento, giornali e media ne parlano a iosa, siti internet e blog creano centinaia di post, non a torto, devo ammettere, vista l'importanza dell'avvenimento.

Così, girando sul sito dell'Ansa, mi imbatto in una notizia, riportata in una finestrella sotto quella che annuncia la triste scomparsa del trans dello scandalo di Ronaldo: “SVILUPPO: DDL E' LEGGE, TORNA IL NUCLEARE”.

Ne ero, già a conoscenza, ma non mi sarei mai aspettato che fosse approvato dal Senato in questi giorni e che, soprattutto, fosse così ignorato.

Non voglio esprimere la mia opinione, riguardo al nucleare, perché non possiedo le conoscenze per parlare di questo argomento, volevo chiarire un dubbio sul referendum del 1987. All'epoca, diciamo, vivevo un po' nell'ignoranza, avevo 4 anni, così ero convinto che l'Italia avesse intrapreso la via dell'abbandono definitivo del nucleare, invece, scopro che non è così, i punti trattati sono altri e non vietano la costruzioni di nuove centrali, ma solo che lo stato non può imporsi alla decisione dei rappresentanti del territorio prescelto per la costruzione, quindi se un comune concede la centrale si può fare, altrimenti no.

Così mi sorge una domanda: ma quanto siamo babbi in Italia?

Sul sito seguente ci sono chiarimenti.

http://www.zonanucleare.com/questione_scorie_italia/referendum_nucleare_1987.htm

Auguri Nik

Nasceva oggi, nel 1856 a Smiljan in Croazia, una figura molto importante per la scienza del ventesimo secolo, Nikola Tesla.

Questo uomo fu un fisico, inventore e ingegnere, gettò le basi teoriche del sistema elettrico a corrente alternata e la distribuzione polifase che viene utilizzata oggi, suoi brevetti sono motori a induzione, vari apparecchi che utilizzano campi magnetici rotanti, ma su tutti l'omonima bobina, diede anche un grande contributo nello studio dell'elettromagnetismo.

Fu ,anche , un precursore, un incompreso, un genio insomma, e, a suo tempo, le sue intuizioni e le sue creazioni furono ignorate, boicottate e anche derise, fu trattato, quasi, come un pazzo visionario per la sua eccentricità. Molti suoi laboratori furono smantellati a causa dei debiti contratti, così molti risultati ottenuti andarono perduti.

Morì in povertà, nel 1943, per aver usato tutti i capitali guadagnati coi brevetti per continuare le sue ricerche.

Dopo la sua morte, vennero alzate delle polemiche riguardo al fatto che sparirono numerosi appunti e brevetti dello scienziato, teorie complottistiche accusano le lobby petrolifere, infatti, sembra che Tesla avesse costruito un motore elettrico alimentato dalla risonanza di Schumann, come venne chiamata negli anni 60. Questa tecnologia che, secondo lo stesso scopritore, avrebbe potuto avere tantissime applicazioni, forse fu considerata fastidiosa, ma queste sono solo ipotesi.

Con questo post, comunque, voglio rendere omaggio ad un personaggio sottovalutato.


http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla

giovedì 9 luglio 2009

Nuovo Inizio

Un nuovo inizio nasce dalle ceneri, una nuova alba sorge dall'oscurità più remota, una spirale ascendente verso atrocità indicibili nate dal caos primordiale degli antichi dei assopiti nei meandri più tetri di luoghi oltre la sfera onirica (Lovecraft si starà indignando).

Stiamo forse esagerando o piuttosto non centra assolutamente niente con il pensiero iniziale, infatti, devo ammettere che mi sono lasciato un po' trascinare dai Black Sabbath.

Benvenuti nella mia nuova realtà, luogo in cui ogni vaccata che mi passa per la mente viene minuziosamente riportata. Non si è ancora capito il motivo per cui insisto a portare a conoscenza del mondo i miei pensieri, forse per le incitazioni dei fan (???) o forse semplice megalomania, più probabilmente, perché i miei neuroni (rigeneranti N.d.R) producono accozzaglie di pensieri che, un giorno lontano, qualcuno riuscirà a riordinare, forse uno psicologo oppure un poliziotto, chissà.