venerdì 24 luglio 2009

Alla Fine

Considerando, infine, pragmaticamente e analiticamente, senza guardare la gestione ultima e finale, l'utilizzo che uno fa della sua vita, come si può riuscire a sopportare ritmi, altamente pianificati ad un regime irregolare, che risultano portare ad una, forse, completata distruzione fisica e mentale?

Succede che seduto sulla panchina dell'oramai mummificato e disidratato vicino, mentre mi concedo l'unica pausa di dieci minuti in cui mi fumo una sigaretta, provato da una vita estenuante, mi addormenti. Al che potrebbe infine scattare una gara, con il vegliardo, a chi possa richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine per disturbo della quiete pubblica, per il superamento della soglia di 90 Db da parte del sonoro russare.

Ahimè, però, ora è doveroso andare a fare una vasca ad AO, poi ad arrampicare, a mangiare una pizza con gli amici e alle tre dovrei riuscire ad andare a dormire, domani ci si sveglia alle sette per andare a fare mille metri di dislivello per raggiungere la becca d'Aver, ovviamente poi si esce e si torna tardi.

Se riuscirò a sopravvivere e ad arrivare a lunedì, potrei, anche, considerarmi soddisfatto e magari non fare nulla, nel rigoroso cazzeggio più completo.

She don't lie, she don't lie, she don't lie, cocaine...


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