giovedì 16 luglio 2009

Oblio

E arriva un certo momento in cui qualcosa accade, un imprevisto, un'anomalia. Succede all'improvviso, senza preavvisi o segnali di sorta, così dal nulla, forse qualche avvisaglia appare, qualcosa tira fuori una timida voce, ma, sicuramente, viene trascurata o tralasciata. Così il danno è fatto.

La tua vespa può decidere di fermarsi in curva in salita, perché decide che è il momento di farlo, perché no, può starci, ma tu con tutta la calma di questo mondo, chiami a casa dicendo che non arriverai prima di due o tre ore e ti incammini verso il benzinaio più vicino per comprare una candela nuova, visto che la vecchia è stata prodotta nel '75 e, tutto sommato, forse era ora di cambiarla. Ti comporti come se fosse naturale, come se capitasse tutti i giorni, effettivamente succede almeno un paio di volte a stagione, alle volte anche di più.

Il giorno in cui, però, torni a casa, accendi il computer e lui inizia prima a bloccarsi, poi a mostrarti schermate sempre più anomale e malsane, cosa fai? Il terrore di un virus inizia a insinuarsi nella tua mente, il panico da formattazione ti fa tremare le mani, la paura di perdere tutto il materiale raccolto aumenta, ma perché non ho continuato ad aggiornare l'anti virus, perché ho disabilitato il firewall, ma perché sono così coglione?

Piano, piano, si riacquista lucidità e serenità e con l'aiuto di un amico (grazie Fab, ero sull'orlo del suicidio N.d.r.), si arriva alla conclusione che la scheda video si è bruciata.

I problemi veri, però, arrivano il giorno seguente, come una crisi d'astinenza, il posto occupato precedentemente dal P.C. ora è vuoto, il pomeriggio si prospetta come un interminabile attesa della scheda nuova, da passare a fissare il muro. Lunghe riflessione hanno avuto adito: ma come ho fatto a vivere quattro anni senza un computer?

Per fortuna, alla fine, sembra si sia risolto tutto, per il momento.


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