Seduti sulla panchina ci sono il mio ottuagenario vicino e il mio docile piccolo cane che, tra bestemmie e guaiti e tra scatarri e ringhi, stanno discutendo ognuno per conto loro. Il matusa parla di stragi, congiure e religione, il canide gli risponde parlando di cibo, sesso e impellenze corporali. Non sembra proprio che riescano a concordarsi, sicuramente le loro idee e le loro esperienze di vita devono essere state parecchio differenti. Nonostante tutto, a mio scapito, continuano a cercare un confronto e un punto di giunzione.
Ascoltandoli non mi resta che restare confuso e stranito ai loro consigli e alle loro confidenze. Entrambi mi indirizzano nella direzione, da loro ritenuta migliore, riguardo qualsiasi argomento, senza minimamente considerare una mia opinione, ovviamente le strade da seguire sono opposte o addirittura campate per aria.
Quasi sicuramente continuerò a decidere di testa mia, così se sbaglierò, cosa alquanto ovvia, almeno ne capirò il perché, penso.
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